Dichiarazione dei simboli
Il vero potere della matematica deriva dall’uso di variabili algebriche.
Per questo, è necessario utilizzare gli oggetti Symbol
.
Per crearli, devi specificarne il nome e puoi opzionalmente specificare vari “presupposti” sulla variabile.
Le opzioni disponibili includono “intero”, “reale”, “positivo” e così via.
Se non ne viene specificato nessuno, l’oggetto Symbol
viene trattato come una variabile complessa.
I simboli non numerici che intendiamo usare nelle nostre elaborazioni vanno preventivamente dichiarati.
La sintassi per farlo è:
<simbolo>, <simbolo>, ... = symbols('<simbolo> <simbolo> ...')
dove <simbolo>
è una lettera dell’alfabeto latino direttamente prodotta dalla tastiera o una lettera dell’alfabeto greco prodotta con le dizioni alpha, beta, gamma, delta, epsilon, zeta, eta, theta, iota, kappa, lamda, mu, nu, xi, omicron, pi, rho, sigma, tau, upsilon, phi, chi, psi, omega.
Esempio:
a, beta, x, w = symbols('a beta x w')
rende disponibili per le nostre elaborazioni i simboli a, β, x e w.
I simboli di SymPy sono oggetti dotati di funzioni membro: se nell’IDLE scriviamo un simbolo precedentemente dichiarato e lo facciamo seguire da un punto (.) vediamo comparire l’elenco delle sue funzioni membro.
Di seguito sono riportati alcuni esempi di dichiarazioni di simboli:
from sympy import *
z = Symbol('z') # variabile complessa
x = Symbol('x', real=True) # variabile reale
a = Symbol('a', positive=True) # positiva e reale
La funzione symbol()
La funzione symbol()
consente di creare più simboli contemporaneamente.
Come argomento, infatti, accetta un mini-linguaggio ispirato alla notazione della liste Python, che è meglio descritta dal seguente esempio:
symbols('x, y, z')
#(x,y,z)
symbols('a:c, i:k')
#(a, b, c, i, j, k)
symbols('x:5')
#(x0, x1, x2, x3, x4)
symbols('x3:12')
#(x3, x4, x5, x6, x7, x8, x9, x10, x11)