Gli indicatori aziendali: cosa sono i CFS

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I diversi tipi di indicatori aziendali

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COSA SONO

Quali sono gli indicatori aziendali

CSF – I Fattori Critici Di Successo

L’approccio dei fattori critici di successo è stato definito e reso popolare negli ultimi tre decenni da un diverso numero di ricercatori. In letteratura esistono diverse definizioni, ma quella più utilizzata è quella data da John F. Rockart nel 1979 che definisce i fattori
critici di successo come quelle poche aree determinanti dove l’azienda deve funzionare perfettamente per avere successo nel business.

Per Fattori critici di successo si intendono le aree in cui è necessario eccellere per raggiungere i risultati prefissati per ogni obiettivo aziendale.

Rappresentano pertanto i mezzi necessari per raggiungere i fini definiti dagli obiettivi. L’analisi dei fattori critici di successo rappresenta il primo step del processo di progettazione del sistema di misurazione delle performance.

Consentono, innanzitutto, di creare i presupposti per poter correlare tra di loro scelte strategiche, attività operative e sistema di controllo; inoltre, i fattori critici di successo consentono di estendere gli strumenti di rilevazione anche a parametri e indicatori non monetari.

Distinzione tra Obiettivi, Traguardi e CSF

CSF Fattori critici di successo

I CSF SONO PERTANTO I MEZZI PER RAGGIUNGERE I FINI DEFINITI DAGLI OBIETTIVI

È facilmente intuibile che i CSF variano da settore a settore e addirittura, all’interno dello stesso settore, variano da azienda ad azienda in funzione degli orientamenti strategici prescelti e dalle caratteristiche proprie dell’organizzazione. Si possono inoltre distinguere all’interno dell’azienda stessa fattori critici di successo per diversi livelli gerarchici.

Ad esempio a livello aziendale, i CSF considerano l’intera gamma dei fattori competitivi dell’azienda; a livello di funzione invece, esaminano  i processi gestititi da ciascuna funzione aziendale e l’interazione della stessa con le altre funzioni.

Per un’azienda che realizza cucine, ad esempio, i fattori critici di successo che orientano gli obiettivi aziendali sono la qualità, il design, la capacità di personalizzazione, il rispetto dei tempi di consegna, mentre un’azienda di servizi come un asilo nido, dovrà orientarsi più sulla
professionalità del metodo insegnato, sulla sicurezza, sulla qualità dell’ambiente e dell’insegnamento.

Un esempio:

Distribuzione dei CSF nella gerarchia aziendale

CSF Fattori critici di successo un esempio

Il processo di identificazione degli indicatori utilizzato da questo metodo è di tipo top-down: individua cioè le informazioni a partire dalle priorità e dalle specifiche esigenze del manager. Le informazioni, infatti, vengono ricavate indirettamente chiedendo ai  manager in quali aree pensano di poter eccellere per aver successo. Prima di procedere all’intervista dei manager, tuttavia, l’analista preposta all’implementazione del sistema cerca di ridurre, autonomamente, i tempi di raccolta dei dati attraverso l’identificazione dei fattori critici di successo dell’area aziendale di interesse, ovvero di quelle aree in cui l’azienda intende eccellere per poter ottener un vantaggio competitivo.

La rilevazione dei CSF deriva principalmente da informazioni reperite dall’ambiente esterno come il settore, il mercato e i fattori ambientali e temporali.

Scelta e selezione dei CSF

CSF Fattori critici di successo SCELTA E SELEZIONE

Solo successivamente, tramite intervista, vengono quindi validati o eventualmente identificati altri CSF da parte dei manager, e si identificano gli indicatori che meglio qualificano i CSF ritenuti importanti.

Alle interviste segue un lavoro di raffinamento e documentazione dei requisiti che a sua volta genera la tabella delle priorità degli indicatori.

In seguito si deve procedere alla verifica della robustezza del processo, eseguita con l’obiettivo di assicurare la realizzabilità e l’utilizzabilità pratica degli indicatori selezionati con le interviste.

La robustezza degli indicatori

La robustezza rappresenta una proprietà soggettiva e qualitativa degli indicatori e rappresenta un giudizio complessivo sulla qualità
dell’indicatore scelto. Il grado di robustezza di ciascun indicatore viene valutato attraverso una scala di giudizio che va da un valore minimo (espresso dal numero uno) ad un massimo di cinque. Gli indicatori che risultano non robusti vengono scartati omodificati a ttraverso eventuale nuova intervista. I criteri attraverso i quali si valuta la robustezza degli indicatori riguardano:
La facilità di comprensione: più è intuibile l’algoritmo con cui l’indicatore è calcolato, più esso risulta comprensibile;
Il costo dell’informazione: determinato dalla somma dei costi e dei tempi richiesta dall’elaborazione dell’informatica dei dati da una parte  e dall’impegno richiesto da parte del personale dall’altra;
La significatività: identifica il contributo, espresso in termini percentuali, che l’indicatore dà alla misurazione del CSF corrispondente;
La frequenza: considera la periodicità con cui gli indicatori vengono aggiornati;
La strutturazione: valuta la precisione con cui vengono rilevate le informazioni.

CSF Fattori critici di successo la robustezza degli indicatori

Alcuni esempi

CSF Fattori critici di successo alcuni esempi suddivisi per settore

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